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Confiscati beni per circa € 1,5 milioni a imprenditore appartenente a Cosa nostra

Confiscati beni, stimati in circa 1,5 milioni di euro, ad imprenditore già reggente del mandamento mafioso di bagheria (PA). L’attività di indagine, finalizzata all’individuazione delle disponibilità economico-imprenditoriali riconducibili ad appartenenti all’organizzazione mafiosa Cosa nostra e svolta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo, aveva già portato nel 2018 all’emissione, da parte del Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, che aveva accolto le richieste della locale Procura della Repubblica, di un provvedimento di confisca di beni per un valore complessivo attualmente stimato in circa 1,5 milioni di euro, a carico DELL’imprenditore edile, in atto detenuto

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Confisca di beni per 150 milioni di euro a imprenditore “colluso” al sodalizio mafioso

Il Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Procura della Repubblica – DDA, ha emesso un decreto di confisca del patrimonio di L. C., cl. ‘66, noto imprenditore operante nel settore della grande distribuzione alimentare, per un valore complessivo di circa 150 milioni di euro, eseguito, con l’operazione ”Schiticchio”, dai finanzieri del Comando Provinciale di Palermo. L’ala protettiva di Cosa Nostra: per scoraggiare la concorrenza anche con atti di danneggiamento; acquisire imprese concorrenti; risolvere le problematiche insorte nella gestione delle sue imprese, comprese quelle relative ai rapporti di lavoro con i dipendenti; dirimere controversie con i propri soci, ottenendo in loro pregiudizio la possibilità di rilevare l’impresa contesa e beneficiando di una dilazione dei pagamenti; evitare il pagamento del pizzo e, grazie alla mediazione della locale famiglia mafiosa, contrattare la “messa a posto” con altre articolazioni del sodalizio mafioso

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Confiscati beni per circa 1 milione e 200 mila euro ad esponenti di rilievo del mandamento mafioso

Le attività d’indagine finalizzate all’individuazione delle disponibilità economico-imprenditoriali riconducibili ad appartenenti all’organizzazione mafiosa “Cosa Nostra”, svolte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo, avevano già portato tra aprile e maggio 2018 all’emissione da parte della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, che aveva accolto le richieste della locale Procura della Repubblica, di un provvedimento ad esponenti di rilievo del mandamento mafioso di confisca di beni per un valore complessivo di circa 720.000 euro a carico di B.S. nato a Belmonte Mezzagno e di un altro provvedimento di confisca di beni per un valore complessivo di circa 500.000 euro a carico di D.S.G. detto “G.” nato a Bagheria

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Sequestrati a un imprenditore nel settore delle carni beni e società per oltre un milione e mezzo di euro

I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, congiuntamente alla Compagnia Guardia di Finanza di Caltagirone, con l’operazione “Gold Beef” hanno eseguito ieri un provvedimento di misura di prevenzione patrimoniale per il sequestro dei beni e delle disponibilità finanziarie riconducibili ad un noto imprenditore di Palagonia (Catania) nel settore dell’importazione e rivendita delle carni. Accertata una consistente evasione fiscale sia con riguardo alle imposte dirette, sia all’I.V.A. dell’ordine di milioni di euro

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Confiscati a due appartenenti ad un gruppo nomade beni per oltre 1 milione e 700 mila euro

I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito un provvedimento di confisca emesso dalla locale Corte di Appello, avente ad oggetto un patrimonio immobiliare e mobiliare per un valore stimato di oltre un milione e settecentomila euro, riconducibile a due siciliani, un uomo e una donna attivi nel settore delle estorsioni e delle truffe nei confronti di anziani, di origini siracusane e appartenenti ad un gruppo nomade diffuso soprattutto in Sicilia e noto come “camminanti” (caminanti in siciliano) la cui comunità più cospicua risulta radicata a Noto (SR). Agivano in tutta Italia, per poi scegliere, con cura, le loro vittime, l’ultima delle quali a Messina

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Sequestrati beni per oltre un milione di euro ad un noto elemento sodale del “clan dei barcellonesi”

I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito il sequestro del patrimonio societario, mobiliare ed immobiliare, per un valore stimato di oltre un milione di euro, riconducibile ad un noto esponente dell’associazione mafiosa denominata “clan dei barcellonesi”, diretta propaggine di “Cosa Nostra” siciliana

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Furto di beni culturali: 5 ai domiciliari. Sequestrate monete greche risalenti al V secolo A.C.

I CC di della Stazione di Baucina (PA) hanno sorpreso e arrestato in flagranza di reato 5 persone organizzate provenienti dalle province di Catania, Enna e Siracusa, a caccia di beni archeologici nel palermitano