L’analisi di fenomeni e flussi criminali attivi nel capoluogo siciliano da parte della Divisione Anticrimine della Questura di Palermo ha evidenziato la recrudescenza dei reati di furto aggravato inerenti l’asportazione e/o il danneggiamento di marmitte catalitiche.
L’aumento dell’incidenza di tale fattispecie di reato nel nostro territorio, come si registra anche su scala nazionale, è ascrivibile alla presenza di metalli preziosi all’interno degli scarichi delle automobili, quali palladio, rodio e platino.
Il Questore della Provincia di Palermo ha emesso la misura di prevenzione personale dell’Avviso Orale, ex art.3 D.lgs n.159/2011, a carico di otto soggetti coinvolti a vario titolo nel traffico illecito dei materiali preziosi presenti nei catalizzatori.
Con l’emissione di tali primi provvedimenti si vuole arginare la commissione di un particolare e per certi aspetti inedito reato che, oltre a provocare allarme ed insicurezza tra i cittadini, genera un potenziale rischio ambientale, in quanto la rimozione o il danneggiamento del dispositivo catalizzatore provoca un considerevole aumento delle polveri e sostanze dannose emesse dai veicoli a motore, influendo negativamente sull’inquinamento e sull’insorgenza di patologie dell’uomo correlate alla salubrità dell’ambiente.
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