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Ordine di carcerazione. Fermo per delitto. Avvisi conclusione indagini

La Polizia di stato di Siracusa ha eseguito un ordine di carcerazione per furto aggravato, perpetrato all’interno dei magazzini di una ditta. La polizia di Augusta congiuntamente alla Squadra Mobile di Siracusa e del Commissariato di Acireale, ha eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico di due extracomunitari per tentato omicidio. La Polizia di Pachino notifica avvisi della conclusione delle indagini preliminari nei confronti di sei soggetti

POLIZIA DI STATO DI SIRACUSA – ESEGUITO UN ORDINE DI CARCERAZIONE

Lo scorso pomeriggio, agenti della Squadra Mobile di Siracusa hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale della città, nei confronti di un uomo (classe 1988), colpevole del reato di furto aggravato, perpetrato all’interno dei magazzini di una ditta sita in Siracusa, Strada per Floridia.

Ordine di carcerazione. Fermo per delitto. Avvisi conclusione indagini

L’arrestato deve espiare una pena residua di 5 mesi e 4 giorni, oltre al pagamento della pena pecuniaria di euro 140.00 e, dopo le incombenze di rito, è stato condotto in carcere.

AUGUSTA: LA POLIZIA ESEGUE DECRETO DI FERMO DI INDIZIATO DI DELITTO

A seguito dell’attività di indagine espletata dal Commissariato di P.S. di Augusta, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico di due soggetti extracomunitari, nei cui confronti sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di tentato omicidio ai danni di un uomo, avvenuto in data 26 Maggio u.s.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, hanno portato gli uomini del Commissariato di Augusta, con l’ausilio della Squadra Mobile di Siracusa e del Commissariato di Acireale, ad eseguire la misura pre-cautelare a carico di due uomini (classe 1986) e (classe 1993).

Ordine di carcerazione. Fermo per delitto. Avvisi conclusione indagini

Il decreto di fermo, emesso dall’A.G. procedente, rappresenta l’epilogo di una rapida e delicata attività investigativa, condotta da personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Augusta, posta in essere a seguito di una rissa, segnalata in data 26 u.s. nei pressi del rifornimento Lukoil sito ad Augusta S.p. 03, che vedeva contrapposte due fazioni di tre persone ciascuna. Nell’occorso, i correi, a seguito di un diverbio legato a motivi di lavoro, passavano alle vie di fatto colpendosi reciprocamente con calci e pugni, fino a che, uno dei partecipi estraeva un coltello e sferrava dei fendenti ai danni dei rivali, per poi darsi alla fuga e far perdere le proprie tracce unitamente ai complici. Di questi, due venivano trasportati mediante ambulanze presso il pronto soccorso del locale nosocomio “Muscatello” , mentre un altro riportava lesioni nella regione addominale di grave entità, tanto da essere trasportato d’urgenza mediante elisoccorso presso l’Ospedale Cannizzaro di Catania.

Gli elementi di prova raccolti nel corso delle indagini evidenziano un quadro accusatorio di assoluta gravità indiziaria in ordine ai fatti contestati, che si fondano sulle scrupolose attività di indagine svolte dal Commissariato di P.S. di Augusta.

Rilevanti nel complesso dell’indagine sono stati le immagini di videosorveglianza raccolte sul luogo del reato che hanno ripreso le fasi antecedenti, concomitanti e susseguenti al delitto, e che, corroborate da attività info – investigativa hanno permesso di rintracciare due dei tre fuggitivi.

Al termine delle incombenze, i due arrestati sono stati associati presso la casa circondariale di Noto, a disposizione dell’A.G.. Proseguono incessanti le ricerche del terzo soggetto coinvolto.

PACHINO – NOTIFICATI AVVISI DELLA CONCLUSIONE DELLE INDAGINI PRELIMINARI NEI CONFRONTI DI SEI SOGGETTI

In data 26 maggio u.s., su richiesta della Procura della Repubblica di Siracusa, dal Sost. Proc. della Rep. Dott. Gaetano Bono, personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pachino ha notificato l’avviso della conclusione delle indagini preliminari nei confronti di sei soggetti responsabili dei reati di tentata estorsione e rapina aggravata in concorso nonché del reato di danneggiamento seguito da incendio dell’immobile di proprietà della parte offesa e del reato di tentata violenza privata e minacce. Fatti commessi nel periodo dall’ottobre 2016 al mese di maggio 2018.

La presente attività di indagine trae origine da problemi di vicinato, iniziati nel 2016, tra un imprenditore agricolo, proprietario di un appezzamento di terreno sito in c.da Punto Rio, contro i titolari di uno stabilimento balneare.

Le continue liti sono state compendiate, di volta in volta, da varie denunce sporte dalla parte offesa, la quale subiva ripetute minacce e danneggiamenti da parte dei titolari dello stabilimento balneare, per costringerli ad abbandonare il proprio terreno e vendere la propria azienda agricola cosicché da prenderne possesso per implementare l’estensione del loro centro balneare e del pertinente parcheggio, ma l’evento non si verificava per il rifiuto opposto dalle persone offese.

Ordine di carcerazione. Fermo per delitto. Avvisi conclusione indagini

Tuttavia, l’episodio di particolare rilievo è accaduto nell’aprile 2018, allorquando gli indagati avrebbero appiccato il fuoco all’interno della casa rurale e alla copertura in plastica di due serre colture (per un’estensione di circa 3500 mq), cagionando un danno di euro 20.000 circa.

Infatti, con tale gesto, gli odierni indagati hanno voluto dare un segno chiaro alla vittima, intimorendoli nuovamente e in maniera più plateale, dopo le prime avvisaglie e un primo danneggiamento avvenuto già nel marzo 2018 che non sortiva l’esito sperato, ovvero quello di indurre la parte offesa ad abbandonare la coltivazione di quei luoghi, favorendo l’espansione del lido balneare.

Il ricorso ad atti delittuosi di tale specie viene posto in essere per punire coloro che oppongono resistenza alle indebite richieste, ed anche per mantenere e rivendicare la primazia sul territorio in determinate attività criminali.

Gli elementi di prova raccolti nel corso delle indagini evidenziano un quadro accusatorio di assoluta gravità indiziaria in ordine ai fatti contestati che si fondano sulle scrupolose attività di indagine svolte dagli investigatori del Commissariato di P.S. di Pachino, che consentiva al Sost. Proc. dott. Gaetano BONO, ad emettere l’avviso della conclusione delle indagini preliminari nei confronti di sei soggetti.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

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