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Confiscati beni per circa € 1,5 milioni a imprenditore appartenente a Cosa nostra

Confiscati beni, stimati in circa 1,5 milioni di euro, ad imprenditore già reggente del mandamento mafioso di bagheria (PA). L’attività di indagine, finalizzata all’individuazione delle disponibilità economico-imprenditoriali riconducibili ad appartenenti all’organizzazione mafiosa Cosa nostra e svolta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo, aveva già portato nel 2018 all’emissione, da parte del Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, che aveva accolto le richieste della locale Procura della Repubblica, di un provvedimento di confisca di beni per un valore complessivo attualmente stimato in circa 1,5 milioni di euro, a carico DELL’imprenditore edile, in atto detenuto

Confiscati beni, stimati in circa 1,5 milioni di euro, ad imprenditore già reggente del mandamento mafioso di bagheria (PA). L’attività di indagine, finalizzata all’individuazione delle disponibilità economico-imprenditoriali riconducibili ad appartenenti all’organizzazione mafiosa Cosa nostra e svolta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo, aveva già portato nel 2018 all’emissione, da parte del Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, che aveva accolto le richieste della locale Procura della Repubblica, di un provvedimento di confisca di beni per un valore complessivo attualmente stimato in circa 1,5 milioni di euro, a carico di SCADUTO Giuseppe, detto “Pino”, nato a Bagheria (PA) il 31 luglio 1946, imprenditore edile, in atto detenuto.

Con l’odierno provvedimento è stata dichiarata l’irrevocabilità della confisca e l’ingente patrimonio, riconducibile a “Cosa Nostra”, è entrato a far parte, in maniera definitiva, del patrimonio dello Stato.

Confiscati beni per circa € 1,5 milioni a imprenditore appartenenti a Cosa nostra

SCADUTO Giuseppe è stato reggente del mandamento mafioso di Bagheria (PA), tratto in arresto nell’ambito dell’operazione denominata “Perseo”. In passato è stato condannato anche per ricettazione, produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti ed altro. Nel 2012 è stato condannato a 10 anni di reclusione per associazione mafiosa ed estorsione.

Nell’ottobre del 2017 veniva nuovamente tratto in arresto per estorsione aggravata in concorso e per tale reato nel 2019 veniva condannato dalla Corte di Appello di Palermo a 10 anni di reclusione. Nel settembre 2021, mentre scontava la pena, veniva raggiunto da ulteriore provvedimento di custodia cautelare per associazione mafiosa, estorsione e rapina aggravata.

I BENI SEQUESTRATI

Il provvedimento di confisca definitiva ha riguardato i seguenti beni:

  1. intero capitale sociale e relativo complesso di beni aziendali della società “RINASCIMENTO HOTELS S.R.L.” con sede in Palermo, già operante nella gestione di struttura alberghiera;
  2. intero capitale sociale e relativo complesso di beni aziendali della società “SCADUTO COSTRUZIONI S.R.L.” con sede in Bagheria (PA), operante nel settore edile;
  3. intero capitale sociale e relativo complesso di beni aziendali della società “SCA.BI.OIL S.R.L. UNIPERSONALE” con sede in Bagheria (PA), operante nel settore edile;
  4. intero capitale sociale e relativo complesso di beni aziendali della società “SCADUTO IMMOBILIARE S.R.L.” con sede in Bagheria (PA), operante nel settore edile;
  5. n. 2 appezzamenti di terreno siti in Palermo;
  6. n. 3 abitazioni in Bagheria (PA);
  7. n. 2 fabbricati rurali siti in Palermo;
  8. n. 3 magazzini in Bagheria (PA);
  9. n. 10 rapporti bancari.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

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