Centinaia di arrivi di migranti a Lampedusa dove ieri sono arrivati in 207 a bordo di quattro diverse imbarcazioni. Sul primo barchino soccorso viaggiavano in 53, tra cui 3 donne e 2 bambini. Sulla seconda imbarcazione, avvistata e soccorsa dagli uomini della Capitaneria di porto, erano in 62: tutti hanno dichiarato di provenire dall’Egitto.
È stato, invece, soccorso mentre si trovava alla deriva, a circa 40 miglia dalle coste, un barchino con 31 migranti di varie nazionalità bloccato sempre dai militari della Capitaneria di porto. Tra loro anche tre donne. Gli ultimi a sbarcare, infine, al molo Favaloro sono state 61 persone, tra cui 5 donne e un minore. I soccorsi sono stati portati a termine dagli uomini della Guardia di finanza a 30 miglia dall’isola. Per tutti, dopo i primi controlli sanitari, è stato disposto il trasferimento nell’hotspot di contrada Imbriacola, dove si trovano complessivamente 789 ospiti ovvero oltre il triplo dei 250 massimi previsti.
Nella tarda serata di ieri sono arrivati nel porto di Lampedusa altri migranti intercettati dai militari della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto, cui 9 tunisini, tutti uomini, che erano su un gommone rintracciato a due miglia da Punta Sottile e sequestrato una volta giunto al molo Favaloro e, altri 69 migranti, tra cui 11 donne e 3 minori, intercettati su una barca in legno di circa 7 metri a 43 miglia dalle coste dell’isola e che arrivano dal Burkina Faso, Sudan, Bangladesh, Algeria, Camerun, Eritrea, Egitto, Etiopia, Ghana, Nigeria, Costa d’Avorio e Mali. Dopo i primi controlli sanitari sono stati condotti nell’hotspot di contrada Imbriacola, dove le presenze, erano così salite a circa 867.
Nel pomeriggio di ieri, alle ore 17.00, sono sbarcati nel porto Commerciale di Augusta (SR) 78 migranti, di asserita nazionalità mediorientale, soccorsi in mare da una motovedetta della Capitaneria di Porto mentre tentavano di raggiungere le coste italiane a bordo di una barca a vela. Dopo lo sbarco, i migranti sono stati sottoposti ai controlli sanitari previsti dalla vigente normativa e alle successive operazioni di identificazione e fotosegnalamento. Successivamente, i migranti sono stati trasferiti a Pozzallo.
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