A seguito di articolate indagini di Polizia giudiziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica di Enna, personale del Commissariato distaccato di Polizia di Stato di Piazza Armerina, ha dato esecuzione alla misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio per dieci mesi – giusta ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Enna a carico di un beneficiario del reddito minimo di inserimento* di un Comune della provincia di Enna: attestava falsamente la propria presenza in servizio dopo aver timbrato il proprio badge, per poi allontanarsi svolgere l’attività di idraulico in nero.
In particolare, l’attività di indagine portata avanti dalla Polizia di Stato del Commissariato di Piazza Armerina, ha accertato come il beneficiario del reddito minimo di inserimento in questione, attestava falsamente la propria presenza in servizio dopo aver timbrato il proprio badge, per poi allontanarsi ingiustificatamente e arbitrariamente, per buona parte dell’orario di servizio, al fine di attendere alle proprie personali occupazioni ovvero a svolgere l’attività di idraulico “in nero”.
Beneficiario del reddito minimo lavorava in nero come idraulico
L’attività investigativa approntata con numerosi servizi di appostamento, pedinamento e con l’ausilio di attrezzature tecniche ha evidenziato incontrovertibilmente l’abitualità dello svolgimento dell’attività lavorativa “parallela” in nero di idraulico da parte dell’indagato, con conseguente danno erariale a carico dell’ente locale.
Il soggetto è stato quindi indagato in stato di libertà per truffa aggravata e a suo carico è stata disposta la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio per mesi dieci.
* Reddito minimo di inserimento di un Comune:
Il reddito minimo garantito è una prestazione sociale a favore di chi è senza reddito oppure, se lo possiede, non raggiunge neanche la soglia di povertà. L’inesorabile crisi economica e la perdita di liquidità da parte di giovani, famiglie e anziani, ha portato il governo ha ideare delle misure di contrasto alla povertà.
Questo tipo di beneficio infatti, ha lo scopo di risollevare la popolazione più colpita e assisterla fino a quando riesce a trovare un impiego tale da poter vivere dignitosamente, oppure, nel caso di anziani, fino all’età in cui si raggiunge il diritto all’assegno sociale (in questo caso l’assegno di reddito minimo viene sostituito dall’assegno sociale).
Non bisogna confondere il reddito minimo con il salario minimo, con il reddito di inclusione e con il reddito di cittadinanza.
Presso i Comuni si possono attivare dei cantieri di servizio in favore dei soggetti disoccupati o inoccupati già fruitori del reddito minimo di inserimento di cui all’art.1 della l.r. 19 maggio 2005, n.5, annualità 2022.
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