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Autorizzato a Trapani lo sbarco della Ong tedesca Sea Watch 3 con 200 migranti

Sbarcano a Trapani i 201 migranti soccorsi dalla Sea Watch 3 al largo della Libia. Le Autorità italiane hanno assegnato alla nave il «Pos» il porto sicuro che aveva richiesto. Potranno finalmente scendere a terra i 201 migranti che il team di soccorso di Sea Watch ha recuperato in una settimana con diverse operazioni di salvataggio

La Sea Watch 3, ad una settimana da una serie di operazioni di salvataggio effettuate nel Mediterraneo centrale, ha ottenuto l’autorizzazione all’attracco e allo sbarco nel porto di Trapani. Per giorni la nave della Ong tedesca, la più piccola tra quelle in servizio nel Mediterraneo, ha atteso l’assegnazione di un «Pos» (porto sicuro) per la destinazione con 201 migranti a bordo. Atteso per oggi pomeriggio l’inizio delle procedure di sbarco a Molo Ronciglio.

Sabato scorso 9 aprile, Sea Watch 3 era intervenuta per il naufragio di un gommone  salvando 54 superstiti che erano in mare aperto da allora e provenienti da Libia e Tunisia. Tra loro anche 37 donne e 29 minori non accompagnati. Venti persone presentano gravi ustioni da carburante.

L’equipaggio della Sea Watch 3 in sole 24 ore aveva complessivamente effettuato cinque operazioni di salvataggio. In un caso anche in extremis salvando 34 persone dall’annegamento, molte delle quali sono finite in acqua e, in alcuni casi, sono annegate, come ha riferito la stessa Ong che ha anche denunciato la presenza nei pressi del gommone semi-sgonfio di una motovedetta della Guardia costiera libica, negli stessi momenti in cui i migranti annaspavano nell’acqua; non è chiaro però se fosse lì per effettuare un intervento di soccorso o meno.

La nave umanitaria è comunque riuscita a prendere a bordo quei 34 naufraghi e che orfa sono tra coloro che oggi potranno finalmente sbarcare a Trapani. Esultanza a bordo tra i migranti, quando nel primo pomeriggio hanno appreso dal team di Sea Watch che potranno sbarcare.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

 

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