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Arrestato 35enne per furto aggravato di auto e denunciata la ragazza con lui per false generalità

La Polizia di Stato di Agrigento, attraverso un’efficace azione di prevenzione e monitoraggio delle vie della città, coadiuvata anche dalla preziosa collaborazione della cittadinanza, ha arrestato 35enne originario di Canicattì, per furto aggravato su autoveicolo in sosta e furto di auto

La Polizia di Stato di Agrigento, attraverso un’efficace azione di prevenzione e monitoraggio delle vie della città, coadiuvata anche dalla preziosa collaborazione della cittadinanza, ha arrestato G.S., classe 87, originario di Canicattì, per furto aggravato su autoveicolo in sosta.

Gli operatori di polizia della Sezione Volanti della Questura di Agrigento, durante la consueta attività di controllo del territorio, in località San Leone, notavano la presenza di un cittadino che, alla vista della volante, attirava la loro attenzione e riferiva agli operatori che, poco prima, nel raggiungere la propria autovettura posteggiata sul lungo mare, scopriva che alla stessa era stata forzata la serratura e dall’interno erano stati asportati un giubbotto, due paia di occhiali da vista ed alcune monete conservate nel posacenere, dal valore totale di circa 30€.

I poliziotti della Sezione Volanti, nell’effettuare le rituali operazioni di “sopralluogo”, notavano la presenza di un ragazzo ed una ragazza appiedati provenienti da Piazzale Giglia.

Sin da subito i poliziotti riconoscevano il ragazzo, in quanto soggetto noto, per ragioni di ufficio, a causa dei numerosi furti commessi in passato ai danni di diverse autovetture.

I poliziotti, dunque, procedevano a perquisire il ragazzo e rinvenivano, all’interno delle tasche del giovane, un cacciavite e la chiave di accensione di un’autovettura.

Nell’immediatezza dei fatti il giovane canicattinese affermava di essere giunto a San Leone grazie al passaggio di un proprio conoscente, circostanza di fatto non veritiera dato che, a pochi metri di distanza, risultava essere posteggiata un’autovettura della stessa marca delle chiavi ritrovate in possesso del giovane.

I poliziotti, insospettiti, verificavano che effettivamente la citata chiave risultava essere abbinata al veicolo posteggiato a poca distanza. All’interno dell’abitacolo dell’autovettura gli operatori di polizia rinvenivano, oltre ad una centralina di un’autovettura ed a vari attrezzi atti allo scasso, quali tronchesi, cacciavite e chiavi inglesi, anche il giubbotto e le due paia di occhiali da vista rubati poco prima dall’autovettura posteggiata sul lungo mare.

Inoltre, i poliziotti della Sezione Volanti, esperiti i rituali accertamenti, scoprivano che l’autovettura, al cui interno era stata ritrovata la refurtiva, risultava essere stata rubata la settimana precedente.

I poliziotti procedevano, dunque, ad arrestare il giovane canicattinese in flagranza di reato per il reato di furto aggravato, oltre a denunciarlo per il reato di ricettazione e per l’inosservanza del foglio di via obbligatorio a lasciare il territorio del comune di Agrigento.

Infine, i poliziotti procedevano, altresì, a denunciare anche la ragazza in compagnia del giovane per il reato di false dichiarazioni a pubblico ufficiale; di fatto, si appurava che al momento del controllo posto in essere dagli operatori, la ragazza, sprovvista di documenti, aveva declinato le generalità della sorella e non le proprie. La posizione del ragazzo è attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

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