Un 60enne residente nell’hinterland agrigentino durante un rapporto sessuale ha subito la frattura del proprio organo sessuale. In particolare, si parla di una “Frattura della struttura del corpo cavernoso”.
In questi casi è necessario intervenire tempestivamente poiché sono sufficienti poche ore per rendere le lesioni irreversibili e una conseguente menomazione.
A salvarlo, non soltanto dal punto di vista fisico, ma anche dai traumi psicologici che ne sarebbero derivati, sono stati i medici dell’unità operativa di Urologia dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, con in testa il primario Michele Ruoppolo.
L’uomo infatti è prima arrivato al pronto soccorso dell’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata e poi, visto che mancava il reparto di Urologia, è stato spostato al “San Giovanni di Dio” di Agrigento.
60enne si frattura il pene durante un rapporto sessuale: operato d’urgenza
Il primario Michele Ruoppolo ha deciso in maniera tempestiva di eseguire l’intervento chirurgico che ha permesso di scongiurare una menomazione permanente. Si tratta di un intervento che il dottor Ruoppolo ha già eseguito da primario di Urologia a Treviglio.
Il pene – è stato spiegato – è composto da una membrana che diventa rigida durante l’erezione. Ecco perché si parla di “frattura della struttura del corpo cavernoso”. E occorre intervenire chirurgicamente, per scongiurare lesioni irreversibili e una conseguente menomazione che renderebbe difficili se non impossibili i rapporti sessuali, nel giro di pochissime ore.
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