Un funzionario della Polizia provinciale della Città Metropolitana di Palermo la notte tra il 12 e 13 maggio si è tolto la vita lanciandosi dal sesto piano di un palazzo a Bagheria (PA) quando i finanzieri sono andati a casa per notificargli un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di corruzione. Il funzionario era indagato insieme ad altre nove persone nell’ambito di un’inchiesta per un giro di mazzette. A essere coinvolti, otto imprenditori del settore delle autodemolizioni e dei rifiuti metallici. Nei loro confronti ci sarebbero provvedimenti di obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia giudiziaria. Secondo la Procura, avrebbero ottenuto rinnovi di autorizzazioni ambientali o soffiate su quando si sarebbero svolti ispezioni e controlli. Le intercettazioni hanno svelato che gli imprenditori pagavano le tangenti, direttamente a casa del funzionario in banconote (preferibilmente) “da venti”