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Firmato il Protocollo di legalità per il raddoppio della tratta ferroviaria Giampellieri-Fiumefreddo

Accordo sottoscritto dai Prefetti di Catania e Messina per innalzare i livelli di prevenzione antimafia. Il raddoppio della direttrice ferroviaria Messina-Catania-Palermo nel tratto Giampellieri-Fiumefreddo passa per la prefettura di Catania. Nel salone di rappresentanza è stato sottoscritto oggi il protocollo di legalità per garantire i più elevati livelli di prevenzione antimafia. Tra le sigle sindacali firmatarie dell’accordo ci sono Fillea Cgil di Catania e Fillea Cgil di Messina. Un progetto che sta divenendo realtà per il territorio e che si concretizzerà grazie alla costruzione di 70 km di tratta e un finanziamento di 2 miliardi e mezzo di euro, ma anche un’importante occasione per i lavoratori dell’edilizia. L’opera è inserita nel “Programma infrastrutture strategiche”

Accordo sottoscritto dai Prefetti di Catania e Messina per innalzare i livelli di prevenzione antimafia. Il raddoppio della direttrice ferroviaria Messina-Catania-Palermo nel tratto Giampellieri-Fiumefreddo passa per la prefettura di Catania. Nel salone di rappresentanza è stato sottoscritto oggi il protocollo di legalità per garantire i più elevati livelli di prevenzione antimafia.

Firmatari dell’accordo, i prefetti di Catania e Messina, Maria Carmela Librizzi e Cosima Di Stani, la Rete ferroviaria italiana S.p.A., il Commissario straordinario per la realizzazione dell’opera, i rappresentanti dell’Ispettorato del Lavoro delle due province interessate e i rappresentanti provinciali delle Organizzazioni sindacali di categoria (Filea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil).

Il protocollo in questione è stato redatto sulla base dello schema tipo predisposto dal Cipe per l’esecuzione di opere classificate come “infrastrutture o insediamenti prioritari” e approvato dal ministero dell’Interno secondo le indicazioni fornite dal Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari.

Si tratta, infatti, di un documento che le stazioni appaltanti, i concessionari e i general contractors sono tenuti a sottoscrivere con le prefetture territorialmente competenti. Tale intesa prevede un sistema di controlli, anche dei flussi finanziari, che non sostituiscono ma affinano quelli già previsti dall’ordinamento, accompagnando la realizzazione dell’opera con un serie di cautele condivise tra gli stessi sottoscrittori, con il coinvolgimento anche dei gruppi interforze istituiti nelle prefetture.

Un progetto che sta divenendo realtà per il territorio e che si concretizzerà grazie alla costruzione di 70 km di tratta e un finanziamento di 2 miliardi e mezzo di euro, ma anche un’importante occasione per i lavoratori dell’edilizia. L’opera è inserita nel “Programma infrastrutture strategiche”.

Tra le sigle sindacali firmatarie dell’accordo ci sono Fillea Cgil di Catania e Fillea Cgil di Messina.

Nel corso dell’incontro istituzionale, la Fillea Cgil rappresentata dai due segretari generali di Messina e Catania, Mario Mancini e Vincenzo Cubito, ha ribadito la duplice importanza del Protocollo di legalità che rappresenta anche “la continuazione di un percorso di condivisione con le istituzioni e le parti sociali del settore edile sul monitoraggio delle Grandi Opere. Si vigilerà pure su servizi, sub-appalti e forniture, e se ne ribadirà la giusta attenzione anche grazie agli Enti Bilaterali del nostro settore Prevenzione, nonché sul fronte della Formazione e della Sicurezza“.

“Crediamo sia necessario tenere alta l’attenzione per contrastare il malaffare e per il rispetto delle regole e dei contratti – hanno dichiarato i due segretari generali di Fillea Messina e Catania – Ma c’è anche esigenza di manodopera qualificata e specializzata in edilizia, che doterà il nostro territorio di una adeguata rete ferroviaria che faciliterà e velocizzerà gli spostamenti. Daremo il nostro supporto per la sezione del personale attraverso gli enti bilaterali e saremo particolarmente vigili sulla sicurezza. L’auspicio è che le aziende interessate rispettino le regole; in questo senso abbiamo chiesto alle due prefetture di sollecitare gli organi preposti al potenziamento degli organi ispettivi“.

Adduso Sebastiano

(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)

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